Di solito, quando si parla di “talenti” è difficile associarli al mondo aziendale.

Anzi, in questi casi la mente vola ad ambiti come quello musicale, artistico, sportivo.

Eppure, mai come in questo momento all’interno dei migliori contesti lavorativi si sente parlare sempre più di Talent Management.

Per Talent Management si intende quell’attività aziendale volta ad attrarre, scegliere, gestire e trattenere i migliori talenti che possono contribuire al successo aziendale.

Ha a che fare quindi con le risorse umane dell’azienda e si tratta di un’attività estremamente delicata perché solo attraverso le persone giuste è possibile ottenere risultati rilevanti.

Ma quali sono i talenti che ogni imprenditore dovrebbe inserire in azienda?

E, soprattutto, come è possibile riconoscerli?

Questo articolo andrà a rispondere proprio a queste domande e al perché è fondamentale comprendere le doti naturali di ogni collaboratore per creare dei team di lavoro vincenti.

Talent Management: l’importanza delle soft skills

Iniziamo dal principio: ogni volta che parliamo di talento la nostra mente tende a focalizzarsi su persone eccezionali e con doti fuori dal comune.

Certo è fuori dubbio che, persone di questo genere, risultino essere una vera e propria fortuna per le aziende che riescono ad accaparrarseli.

Ma è anche vero che oggi sempre più HR sono alla ricerca di risorse con le cosiddette soft skills, ovvero quelle qualità che vanno oltre le competenze tecniche e accademiche.

Sì perché se è relativamente facile trovare persone che sappiamo svolgere in maniera professionale un compito, è molto più difficile trovare persone che abbiano competenze relazionali e comunicative di alto profilo, che sappiano lavorare in modo efficace in team e che siano capaci di essere un valore aggiunto per l’azienda attraverso idee, proposte e iniziative.

Ma quali sono gli indicatori che fanno drizzare le antenne agli HR di fronte ad un nuovo candidato?

Premesso che ogni azienda è diversa e, proprio per questo, ognuna è alla ricerca di caratteristiche diverse, che derivano dal diverso approccio col mercato, dalle diverse esigenze, così come dai differenti valori aziendali, non è possibile stilare un indice generale dei talenti aziendali.

Allo stesso tempo, però, possiamo individuare delle macro-caratteristiche trasversali che fanno di un collaboratore un talento.

Vediamo quali.

Le 6 soft skill che contraddistinguono i veri talenti

Abbiamo parlato di soft skill e quindi vediamo nella pratica quali sono queste competenze che di solito riscontriamo nei migliori talenti sul mercato del lavoro.

1. Flessibilità

Sembrerà scontato ma la caratteristica numero uno di un buon talento (ferme restando la competenza e la preparazione) è la flessibilità. Per flessibilità intendiamo, in primo luogo, una buona curiosità e passione per il proprio lavoro, che lo mette nella condizione di non mantenere posizioni statiche, ma lo porta a voler conoscere sempre aspetti nuovi, a mettere in discussione il suo operato ai fini della crescita, così come ad adattarsi ad eventuali cambiamenti. La passione e la curiosità, infatti, permettono anche di espandersi in ambiti diversi dal proprio campo specifico. Insomma, che cosa faresti se fossi un HR: sceglieresti un candidato preparatissimo ma che non si fida ad uscire dalla propria zona di comfort, oppure ne preferiresti uno pronto anche a battere strade nuove?

2. Apertura al cambiamento

Siamo sinceri, chi teme il cambiamento difficilmente farà grandi cose! E proprio per questo i migliori talenti cercano il cambiamento, anzi, lo cavalcano. Di fronte ad una nuova sfida si rimboccano le maniche e la loro motivazione sale a mille. Non temono di lasciare le precedenti posizioni, perché il cambiamento è un dato naturale e opporsi ad esso è solo un danno.

3. Un sano atteggiamento positivo

Diciamoci la verità, il lavoro è fatto di alti e bassi, e c’è bisogno di un buon carattere per potersi risollevare nei momenti meno belli. Il lavoro è fatto così: ogni giorno possono presentarsi nuovi problemi e nuove sfide, proprio per questo una risorsa di qualità deve avere quel tipo di atteggiamento positivo che lo mette nella condizione di affrontare ogni ostacolo in modo propositivo. Le sfide lavorative e i relativi problemi si presentano ogni giorno, un vero talento è in grado di affrontarli in modo positivo e propositivo, cercando di risolvere il problema il più rapidamente possibile senza far pesare la situazione ai propri colleghi o superiori.

4. Propositività e iniziativa

A meno che tu non pensi che una risorsa debba essere una scimmietta ammaestrata pronta ad eseguire indiscriminatamente ogni azione “ordinata” dall’alto, questa forse è la caratteristica più importante. Una risorsa di talento prende l’iniziativa, si porta avanti piuttosto che aspettare o farsi limitare nella realizzazione dei propri compiti. Propositività ed iniziativa permettono ad una persona di essere davvero quel valore aggiunto che può contribuire al successo aziendale.

5. Spirito di squadra

I campionati non li vincono i singoli campioni, ma le squadre. Proprio per questo oggi in molti contesti lavorativi la collaborazione e il lavoro in team sono fondamentali. C’è anche da dire, però, che mettere insieme più persone può essere complesso: personalità diverse, caratteri diversi, così come diverse competenze devono riuscire ad integrarsi tra loro creando sinergia e non criticità. La predisposizione a lavorare in un gruppo è una delle qualità che oggi molte aziende cercano nei potenziali candidati e che ogni professionista dovrebbe sviluppare.

6. Sete di apprendimento

O ti formi o ti fermi! La motivazione all’apprendimento è uno dei punti cardine per il successo di qualsiasi percorso di formazione (in azienda ma non solo): quando un professionista è motivato ad apprendere, così come a perfezionare le proprie competenze, allora si mette nella condizione di superare la stragrande maggioranza di coloro che ricoprono la sua stessa posizione. In più questo lo conduce a raggiungere molti più dei suoi obiettivi e in un tempo sempre minore.

Talent Management: come scegliere i talenti più adatti alla tua azienda in modo scientifico

È ovvio che l’elenco delle soft skill che hai appena letto non è esaustivo.

Allo stesso tempo, però, ti fornisce un quadro generale delle caratteristiche che dovrebbero avere i talenti che lavorano in azienda.

Il bello è che una volta individuato il talento, è possibile espanderlo al punto tale da colmare addirittura le aree che sono più deboli.

Insomma il talent management non si esaurisce solo con la scelta dei migliori talenti in circolazione ma anche con un percorso di gestione e di crescita delle risorse umane che permette all’azienda di migliorarsi e di ottenere risultati sempre più importanti.

Se vuoi sapere come riconoscere i talenti adatti alla tua azienda e come portarli all’eccellenza, abbiamo uno strumento scientifico che ti sarà molto utile:

Individual Performance Analysis (IPA)

L’Individual Performance Analysis (IPA) è uno strumento avanzato di proprietà della 4 M.A.N. Consulting per la valutazione individuale del potenziale e delle performance delle risorse umane.

Un sistema professionale e innovativo di Talent Management e Performance Management che ti permetterà di selezionare e far crescere i migliori talenti per la tua azienda.

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