Il processo di selezione del personale è estremamente delicato e complesso.

Non è sempre facile riuscire ad individuare, all’interno di un bacino di candidati più o meno ampio, la persona più adatta alla propria azienda.

Allo stesso tempo, è anche un processo molto affascinante, che implica una grandissima responsabilità per chi ha il compito di creare il team che porti l’azienda al raggiungimento dei suoi obiettivi.

Spesso, però, chi si trova a dover svolgere dei colloqui di selezione non ha una formazione specifica alle spalle oppure è privo degli strumenti più adeguati. Questo può essere molto pericoloso, in quanto inserire un candidato non idoneo all’interno dell’azienda in un momento di necessità potrebbe portare più problemi che non dei vantaggi.

In questo articolo voglio darti delle brevi linee guida per il colloquio di selezione e due strumenti che possono aiutarti a scegliere le persone adatte alla tua azienda, anche senza avere competenze HR.

Selezione del personale: gli aspetti da osservare al colloquio

Quali sono i criteri per effettuare una buona selezione del personale?

In primo luogo bisogna aver ben chiaro il profilo della persona che si sta cercando: questo vuol dire non solo delineare l’esperienza formativa (che può essere tranquillamente individuata all’interno del CV) ma anche i diversi aspetti caratteriali e comportamentali.

Questi ultimi sono fondamentali, specialmente tenendo presente che il singolo collaboratore dovrà poi essere inserito in un gruppo di lavoro, con cui dovrà essere in sinergia.

Vediamo quindi quali sono gli aspetti più importanti da osservare durante un colloquio di selezione.

1. La prima impressione al colloquio di selezione

Il cervello umano ha la capacità di farsi un’idea su una persona in pochissimi secondi, influenzando così l’intero processo di selezione. So che può sembrare superficiale, ma è un meccanismo che si innesca in tutte le interazioni sociali, a maggior ragione quando incontri un candidato per la prima volta e devi comunque valutare se è la persona adatta per la tua azienda.

In più ci sono alcune figure professionali in cui l’immagine, lo stile, il modo di presentarsi conta più che in altre.

Il mio consiglio è di tener presente la prima impressione nel momento in cui conosci un candidato ma di non trarre subito conclusioni affrettate in base all’aspetto o all’atteggiamento. Approfondisci durante il colloquio, se può essere il collaboratore che stai cercando, e cerca di andare oltre la prima impressione sia essa positiva o negativa.

2. Esperienza pregressa del candidato e motivazione

Al fine di mettere a proprio agio il candidato, si può iniziare chiedendogli di riassumere brevemente la sua esperienza pregressa sia formativa che lavorativa. Nel fare questo, l’ideale è cercare, per quanto possibile, di non interrompere la sua esposizione. È di estrema importanza, in questa fase, prestare attenzione alla coerenza e alla linearità del suo racconto: spesso i punti da approfondire scaturiscono da incongruenze o da omissioni volontarie del soggetto sul suo trascorso.

Risulta fondamentale anche il modo in cui il candidato parla di sé: molto probabilmente una persona dal carattere sicuro e determinato non si lascerà sfuggire alcuni passaggi e, anzi, calcherà molto la mano sulle sue esperienze sottolineando il proprio percorso con particolare enfasi. Al contrario, una personalità insicura potrà fermarsi diverse volte cercando magari un accenno di consenso da parte del selezionatore, oppure potrà descrivere le varie esperienze con superficialità.

Al termine dell’esposizione del trascorso formativo e lavorativo del candidato sarà compito del selezionatore andare a porre delle domande specifiche sugli eventuali dubbi. Una cosa di cui non ci si dovrebbe mai dimenticare, è indagare sulle motivazioni che hanno spinto il candidato a proporsi proprio per quell’’azienda e non per un’altra. Insomma, bisogna riuscire a capire cosa ha portato il soggetto a scegliere una determinata posizione o a cambiare una determinata occupazione.

3. Interessi extra-lavorativi, passioni e tratti caratteriali 

Dopo aver approfondito il suo trascorso lavorativo, è molto utile anche porre qualche domanda che vada ad abbracciare i suoi interessi extra lavorativi. Questo aiuterà molto a comprendere maggiormente gli aspetti caratteriali del candidato.

Ad esempio, una persona abituata a svolgere sport di gruppo, sarà molto probabilmente più propensa a lavorare in team rispetto ad una persona che svolge attività extra in solitudine. Lo so, questo aspetto potrebbe sembrare banale ma in realtà numerose evidenze ci indicano che un buon candidato è colui che riesce rapportarsi in modo corretto e senza difficoltà con gli altri colleghi, in quanto molto probabilmente concorrerà al mantenimento di un buon clima aziendale interno.

Selezione del personale: strumenti utili per recruiter e imprenditori

Soprattutto nelle piccole e medie imprese o nelle aziende a carattere familiare, molto spesso l’intero processo di selezione viene portato avanti da persone che fanno tutt’altro lavoro.

L’esempio classico è quello dell’imprenditore che svolge personalmente questa funzione, oppure la delega ad un collaboratore che comunque è specializzato in un’altra mansione.

Il consiglio è di affidare questo delicato processo a persone esperte di Risorse Umane e di Ricerca e Selezione del Personale, come i professionisti del team 4 M.A.N. (a tal proposito puoi contattarci al numero verde gratuito 800 911 827)

Oltre questo consiglio voglio darti due strumenti che ti saranno estremamente utili nella selezione delle persone giuste per la tua azienda.

Il primo è il mio primo libro: Vincere al Colloquio di Selezione.

Ho iniziato la mia carriera professionale proprio occupandomi di HR e Ricerca e Selezione del Personale e in questo libro troverai tutti i consigli derivanti dalla mia lunga esperienza nel settore che continua tuttora (posso dirti che ho superato tranquillamente gli oltre 1000 colloqui fatti per la 4 M.A.N. e per conto di altre aziende).

Il secondo strumento è più avanzato e per fare in modo che sia davvero efficace devi farti guidare da uno dei nostri esperti HR.

Si tratta di un test che utilizziamo per la valutazione individuale del potenziale e delle performance delle risorse umane.

Si chiama IPA – Individual Performance Analysis e dà un’analisi scientifica dei talenti, dello stile di comportamento e delle potenzialità della persona a cui viene sottoposto il test.

Attraverso questi due strumenti avrai un metodo per svolgere tutto il processo di selezione e un approfondimento sulle caratteristiche dei candidati che non si evincono da un CV o da un colloquio.

Se poi vuoi essere certo di scegliere le persone giuste per la tua azienda, contattaci e seguiremo l’intero processo per te, dalla definizione del profilo ideale all’inserimento in azienda.

E ricorda:

Da solo difficilmente andrai lontano.

Scegli le persone che possono aiutarti a realizzare i tuoi obiettivi.

A presto

Dr Roberto Castaldo

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